Enrico Camerinelli, vicepresidente Italy Round Table: “Nella fase attuale, è fondamentale la condivisione dei passi che si stanno facendo negli utilizzi pratici di questa tecnologia”
Milano, 5 aprile 2017 -- “Blockchain è una tecnologia già matura, ma la sua adozione e diffusione richiedono la soluzione di problematiche che vanno oltre l’implementazione tecnologica: dalla condivisione degli standard agli aspetti di carattere legale. Obiettivo di questa fase non è quindi quello di descrivere le meraviglie della blockchain ma condividere i passi che si stanno facendo negli utilizzi pratici di questa applicazione”: Enrico Camerinelli, vicepresidente della Italy RoundTable di CSCMP (Council of Supply Chain Management Professionals) ha aperto così il workshop ”Tracciabilità, Autenticità e Reputazione ai tempi di Blockchain”, che si è svolto a Milano, organizzato in collaborazione con Temi editore.
Ai lavori hanno partecipato oltre 150 persone, testimoniando la grande attenzione che la blockchain desta tra i professionisti del supply chain management, e non solo. Particolarmente interessante il fatto che siano state passate in rassegna, per la prima volta in Italia (e sicuramente anche a livello europeo), esperienze reali di utilizzo della blockchain, accanto a importanti progetti pilota.
La mattinata di lavori è stata suddivisa in due fasi: nel corso della prima parte sono stati passati in rassegna problemi e potenziali soluzioni legati all’utilizzo di blockchain. Alessandro Zamboni (Avantgarde Group) ha quindi illustrato la diversa valenza di blockchain per i vari comparti di business: l’impatto più significativo si prospetta per i settori Finance e Retail (sia per beni di lusso che per il food) e per il Manufacturing; per quanto riguarda l’Energy, invece, è un vincolo la mancanza di regolamentazione dovuta alla novità della tecnologia.
Mauro Giorgi (NTT Data) ha confermato la vivacità del Finance (banche ma soprattutto venture capital) al quale fa riscontro un atteggiamento cauto, attendista, degli altri settori: “Blockchain è una soluzione innovativa, che richiede di ripensare i processi, ha spiegato Giorgi, ottenendo importanti vantaggi in termini di tracciabilità e acquisendo la possibilità di effettuare transazioni tra una molteplicità di soggetti. In prospettiva, in una prima fase si prefigura uno sviluppo per distretti: tante blockchain che si creano, sia private che pubbliche”.
Pierluigi Montanari (NTT Data) ha invece illustrato il progetto di convergenza tra blockchain e codice a barre: “Il barcode è uno standard estremamente flessibile, una parte del quale è legato alla tracciabilità: dal farmaceutico al tabacco, fino all’alimentare il connubio con la blockchain può garantire la qualità del prodotti, la loro affidabilità e autenticità. La blockchain ci dà la certificazione dei vari passaggi, la certezza assoluta che gli eventi dichiarati siano effettivamente avvenuti”.
Dopo l’intervento di Simone Longo (Reply), che ha a sua volta approfondito l’analisi dei settori nei quali blockchain è destinata a portare una svolta epocale, soffermandosi in particolare sull’esempio della gestione degli orologi di lusso, Emanuele Bertoli (1Trueid) ha illustrato la possibilità di creare un passaporto digitale per ogni oggetto, al quale possano accedere tutti: dalla grande corporation farmaceutica al piccolo produttore di formaggio. “Una delle problematiche principali è creare lo standard condiviso: oggi ci siamo concentrati su soluzioni a 360°, nelle quali si passi da push a call e sia il consumatore a farsi interprete del sistema, agendo a livello one to one con il brand, condividendo le informazioni anche su piattaforme social”.
La seconda fase dei lavori è consistita in una Tavola Rotonda moderata da Enrico Camerinelli alla quale hanno partecipato - oltre ai relatori della prima parte e a Igino Colella, presidente della Italy RoundTable CSCMP - Maria Laura Comito (Direttore Centrale Tecnologie per l’Innovazione dell’Agenzia delle Dogane), Paolo Fontana (Samsung Electronics), Marco Forzani (Binda Italia), Andrea Redaelli (Hugo Boss), Michele Simbula (Logistic Company). Dalla discussione, vivace, articolata e interessante è emerso un dato condiviso: come in tutte le novità tecnologiche disruptive, anche nel caso della blockchain il cambiamento sarà guidato dal basso, ossia dal mercato e dalle esigenze degli utilizzatori: è importante quindi che fin dall’inizio tutti gli stakeholder siano coinvolti nel processo di cambiamento, perché questa nuova opportunità esprima tutte le proprie potenzialità.
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Per ulteriori informazioni, ufficio stampa Italy and Italian Switzerland Roundtable CSCMP (Council of Supply Chain Management Professionals), c/o Studio Giorgio Vizioli & Associati
Giorgio Vizioli (3355226110, 0248013658) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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