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La nuova termocamera Dräger UCF FireVista:
visione chiara in ogni momento


- Immagini nitide anche in condizioni operative estreme
- Azionabile con un solo tasto, rapidamente e con facilità
- Ottimizzata per incendi strutturali e salvataggio persone in pericolo

Lubecca, Germania, 12 ottobre. – La termocamera è uno strumento di orientamento indispensabile per i Vigili del Fuoco, quando fumo e oscurità impediscono la visibilità. Dräger UCF FireVista consente di valutare al meglio le situazioni di pericolo e fornisce una protezione ulteriore nel corso delle operazioni antincendio. Grazie a essa, I Vigili del Fuoco possono infatti disporre di immagini di alta qualità e con una visione dettagliata della situazione, in pochi istanti. Nelle operazioni di ricerca e soccorso, inoltre, la termocamera aiuta a localizzare rapidamente le persone in pericolo.

Dräger UCF FireVista è stata ottimizzata per gli incendi strutturali e garantisce una visione chiara anche con fumo denso e nell'oscurità mentre la sua elevata sensibilità termica, consente di indentificare tempestivamente le fonti dell’incendio. La termocamera riconosce infatti anche i più piccoli sbalzi termici e il display da 3,5 pollici pone in netta evidenza pareti, porte e scale.

Leggera, robusta e con un prezzo contenuto

Dotata di un involucro robusto e durevole, la termocamera è estremamente resistente al calore, all'acqua e alla polvere. Con un peso di 850 grammi Dräger UCF FireVista è particolarmente leggera e compatta. Entra in azione con un solo tasto ON/OFF, che ne facilita l'utilizzo e fa risparmiare tempo, anche in situazioni operative critiche.

Dräger UCF FireVista è prodotta da Dräger Safety AG & Co. KGaA.


Dräger. Technology for Life®
Dräger è un'azienda leader a livello internazionale nel settore della tecnologia medica e della sicurezza. I nostri prodotti proteggono, sostengono e salvano vite. Fondata nel 1889, Dräger ha raggiunto nel 2020 un volume d'affari a livello mondiale di circa 3,4 miliardi di euro. L'azienda di Lubecca è rappresentata in più di 190 paesi e conta globalmente più di 15.000 dipendenti. Per ulteriori informazioni visitare il sito web www.draeger.com

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Corsico, 21 giugno. In un mondo sempre più “smart” e dominato dall’intelligenza artificiale non poteva mancare anche la Smart Safety, intesa come insieme di soluzioni safety tutte interconnesse per ottenere maggiore affidabilità, efficienza e sostenibilità.

Nei moderni impianti industriali di grandi dimensioni, come nell’industria chimica e petrolifera, il monitoraggio continuo del gas avviene con dispositivi di rilevamento wireless che costituiscono la soluzione ottimale in un’ottica di riduzione di costi e garanzia di sicurezza.

A questi sistemi si affianca un nuovissimo dispositivo, la termocamera ottica MetCam Dräger che consente di visualizzare le perdite di gas metano nell’impianto, determinandone perfino la velocità di fuga.

Con il monitoraggio continuo e remoto, l'operatore non solo è protetto in caso di incidenti, ma può visualizzare rapidamente le perdite, renderle interpretabili a distanza di sicurezza e prevenire danni significativi.

Per illustrare tutte le caratteristiche e le prerogative di MetCam, Dräger organizza un interessante webinar, giovedì 24 giugno dalle 10.00 alle 11.00. Per iscriversi, è sufficiente cliccare questo link.

Ufficio Stampa

Rosella Trombetta - Studio Giorgio Vizioli & Associati Milano - t.3317044898 


 

Dräger. Technology for Life®
Dräger è un'azienda leader a livello internazionale nel settore della tecnologia medica e della sicurezza. I nostri prodotti proteggono, sostengono e salvano vite. Fondata nel 1889, Dräger ha raggiunto nel 2020 un volume d'affari a livello mondiale di circa 3,4 miliardi di euro. L'azienda di Lubecca è rappresentata in più di 190 paesi e conta globalmente più di 15.000 dipendenti.

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Giovedì, 15 Aprile 2021 11:02

Dräger Italia respira una nuova aria

Dräger Italia respira una nuova aria
La prima filiale della multinazionale tedesca ad adottare il nuovo modello organizzativo del lavoro agile 

Corsico, 14 aprile 2021 – Se si passa davanti alla sede Dräger, in questi giorni, a Corsico, alle porte di Milano, si possono notare segni evidenti di lavori in corso. Sì, perchè l’azienda è in una fase di profonda ristrutturazione, ma non solo per ciò che riguarda l’immobile.

Infatti, a partire dal fatidico febbraio 2020, la pandemia che ha travolto tutto il mondo ha fatto accendere i riflettori su Dräger in quanto produttore di alcuni dispositivi più richiesti a livello globale: i ventilatori polmonari, le mascherine, più propriamente filtranti facciali FFP, maschere e semimaschere con relativi filtri.

Partendo dunque da una situazione di estrema emergenza l’azienda si è dovuta completamente e rapidamente riorganizzare per garantire, in un periodo di totale lockdown, efficacia, operatività e reperibilità dei collaboratori oltre a operatività sul campo e nei laboratori dei tecnici manutentivi e disponibilità e distribuzione dei prodotti.

Come è avvenuto tutto questo? E con quali ripercussioni? Abbiamo rivolto alcune domande a due dei protagonisti della riorganizzazione di Dräger: Giampiero Moroni, Marketing Manager e Anna Maria Sicari, HR Manager.

Per molte aziende la pandemia ha accelerato alcuni cambiamenti che erano già in previsione. Questa affermazione è valida anche per Dräger?
„Sicuramente si, risponde Giampiero Moroni, perché ci siamo trovati ad affrontare la pandemia in contemporanea con i lavori di ristrutturazione dell‘immobile che erano già iniziati. Da subito ci siamo resi conto che era necessario rivoluzionare il progetto di ristrutturazione sia per quanto riguardava l’immobile sia per il modus operandi, proiettando entrambi in avanti e tenendo in considerazione le esigenze del momento ma anche la nostra vision: un assetto aziendale più flessibile basato sull’agevolazione della mobilità e la digitalizzazione dell’azienda, cosa che programmavamo di mettere in pratica e portare a regime nei prossimi anni. Abbiamo dovuto quindi pianificare, in tempi record, un’evoluzione tecnologica della nostra azienda attraverso l’informatizzazione di documenti e processi, eliminando le stazioni di pc fisse e dotando tutti i collaboratori di pc portatili, smartphone e altri strumenti che consentono loro di essere pienamente operativi anche se non sono in ufficio.

„L’introduzione dello smartworking, interviene Anna Maria Sicari, sarebbe già dovuta partire nel 2020, ma con tempistiche completamente diverse. Avevamo previsto dapprima un periodo di test e successivamente una implementazione graduale nell’arco di due o tre anni. Invece, siamo stati costretti a operare un cambio repentino e radicale, naturalmente andando incontro alle esigenze dei nostri collaboratori soprattutto nei mesi più critici del lockdown del 2020. Personalmente, prosegue, credo tantissimo nella validità di questa metodologia di lavoro, basata sulla fiducia e sulla responsabilizzazione, e devo dire che dopo un anno di lavoro agile sono soddisfatta perché colgo segnali positivi sia in termini di soddisfazione dei collaboratori sia sotto il profilo della produttività“.

Com’è stata accolta la nuova organizzazione da parte dei dipendenti? Sono stati in qualche modo coinvolti nel processo decisionale?

„Nella maggior parte dei casi, conferma Anna Maria Sicari, la reazione è stata molto positiva. Siamo stati tutti travolti dall‘emergenza e per questo abbiamo dovuto decidere in fretta, concentrandoci su ciò che dovevamo fare sia per il business sia per salvaguardare la salute dei dipendenti. Comunque abbiamo valutato, con colloqui individuali, le esigenze di ognuno, trovando e adottando le soluzioni più adeguate.

Avete gestito il cambiamento con il supporto di consulenti specializzati e/o a livello di casa madre?

„Dräger è un azienda con il cambiamento nel DNA, prosegue Sicari, e questo ci è stato molto d’aiuto in un momento così particolare. Oltre al contatto diretto tra il nostro Amministratore Delegato, Massimiliano Tarallo, e l’headquarter, anch’io sono stata molto supportata dal responsabile HR della Regione EMEA, perché non dimentichiamo che all’inizio della pandemia era l’Italia a essere sotto i riflettori...“

„Inoltre, interviene Moroni, Dräger ha da sempre creduto nella formazione di manager e collaboratori e ciò significa avere investito risorse anche sulla capacità di affrontare situazioni problematiche. Nei corsi ci si confronta su argomenti quali la gestione dei conflitti e i limiti della propria „comfort zone“ e durante la fase più acuta della pandemia abbiamo potuto mettere in pratica ciò che avevamo appreso, confrontandoci, utilizzando le nostre conoscenze per fare funzionare al meglio tutti i meccanismi. E infatti è andato tutto bene“.

Ci sono reparti per i quali il mutamento è stato maggiore rispetto ad altri? Se sì, quali e in che misura?

„Sicuramente, spiega Sicari, il cambiamento più significativo è stato rilevato nei reparti che svolgevano la loro attività in sede - vendite, marketing, amministrazione, gestione offerte - e che si sono trovate stabilmente in smartworking. Pensiamo anche al solo fatto di non avere più una propria scrivania, con gli oggetti personali che la caratterizzavano, una foto o un fermacarte: per la maggior parte delle persone è stato un grande cambiamento. E anche quando avremo superato l’emergenza sanitaria, si potrà tornare a lavorare in ufficio, ma solo a giorni alterni in quanto sono state fissate regole per un numero massimo di persone che possono essere presenti nell’immobile, in postazioni lavorative che saranno sempre, d’ora in poi, distanziate. Peraltro, nell’assetto finale sono previste aree relax con la presenza divanetti che ricreano un ambiente più soft e informale per agevolare lo scambio interpersonale“.

„Inoltre, interviene Moroni, essendo completamente un open-space, abbiamo pensato di istituire dei ‚phone booth‘ insonorizzati e climatizzati, per chi ha necessità di fare una telefonata riservata o discutere di argomenti delicati con un collega. A mio avviso, è il nostro modo di comunicare ad avere subito una profonda trasformazione. Se prima per riunirsi erano necessari un tavolo e una sala dedicata, d’ora in poi i meeting saranno sempre più spesso organizzati con alcuni partecipanti in presenza, altri in video collegamento da casa o dove si trovano. Abbiamo imparato un po’ tutti a gestire queste situazioni“.

Come si concilia il fatto che una parte dell’azienda è in presenza e l’altra in remoto?

„Dräger, commenta Moroni, ha cambiato volto per garantire l’efficienza operativa nel momento di massima crisi e questo ha significato soprattutto essere presenti, rintracciabili e disponibili proprio quando le aspettative dei Clienti erano enormemente superiori alle nostre possibilità. Basti pensare al fatto che, nella divisione medicale, fornire un certo numero di ventilatori significava anche installarli e dunque il personale doveva necessariamente recarsi, in presenza, in ambienti ad alto rischio, ossia gli ospedali. Grazie al supporto delle „human resources“ abbiamo individuato soluzioni che consentissero loro di essere operativi rispettando i protocolli protettivi. Questa è quella che noi consideriamo efficienza, offerta al mercato e ai nostri Clienti“.

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Martedì, 15 Dicembre 2020 15:32

Il soccorso sicuro delle vittime di incendi

Ad esempio in caso di presenza di fumo intenso e via di fuga corta sarà da privilegiare una soluzione ad aria compressa, quale il cappuccio di soccorso Dräger, che si collega all‘autorespiratore SCBA del vigile del fuoco e fornisce alla vittima aria respirabile. L'aria erogata è indipendente dall'aria ambiente e assicura un livello costante di ossigeno. Questa soluzione richiede un collegamento fisico continuo tra chi presta e chi riceve soccorso, perché il cappuccio e l'autorespiratore sono connessi da un tubo flessibile.

In una situazione in cui la via di fuga è più lunga si può scegliere un sistema che ha una durata più estesa (fino a 45 minuti) perché è dotato di bombola ad aria compressa respirabile, indipendente dal soccorritore: è il caso del Dräger Rescue Pack System, soluzione che può essere collegata ad una maschera a pieno facciale Dräger o al cappuccio di soccorso PSS Dräger.

Diverso è lo scenario in cui l’aria ambiente contiene una sufficiente quantità di ossigeno: in questo caso si può prevedere una soluzione per la fuga antincendio, quale il cappuccio di emergenza Dräger PARAT 5550, dotata di filtro antigas e antiparticolato integrato che filtra le sostanze nocive contenute nell'aria ambiente. Semplice e leggero da usare, il dispositivo offre una protezione per un minimo di 15 minuti ed è completamente indipendente dal soccorritore. Inoltre non necessita di manutenzione.

Qualunque soluzione per una missione di soccorso e di fuga da ambienti peicolosi non può in ogni caso prescindere da caratteristiche, quali la fruibilità e la sicurezza, che sono alla base della filosofia Dräger.

Per ulteriori informazioni sul soccorso sicuro delle vittime d’incendi consultare la pagina dedicata: https://www.draeger.com/it_it/Fire-Services/Hot-Topics/Victim-Rescue

Dräger. Technology for Life®
Dräger è un'azienda leader a livello internazionale nel settore della tecnologia medica e della sicurezza. I nostri prodotti proteggono, sostengono e salvano vite. Fondata nel 1889, Dräger ha raggiunto nel 2019 un volume d'affari a livello mondiale di circa 2,8 miliardi di euro. L'azienda di Lubecca è rappresentata in più di 190 paesi e conta globalmente più di 14.500 dipendenti. Per ulteriori informazioni visitare il sito web www.draeger.com


Soccorso sicuro vittime incendi ©Drägerwerk AG & Co. KGaA

 


Altre informazioni e immagini sono reperibili nel Press Center, in questo link.

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Igino Colella, presidente CSCMP Italy Roundtable: “Anche quest’anno avremo relatori ed esperti di eccezione, italiani e internazionali”.

Milano, 1 Aprile 2020 - I professionisti del Supply Chain Management si danno appuntamento a Milano, il 16 ottobre prossimo, per mettere a fattor comune le proprie esperienze e competenze: CSCMP Italy Roundtable ha infatti confermato la VI Conferenza “Supply Chain Edge Italy”, uno dei principali eventi annuali per il mondo italiano della logistica e dei trasporti. I lavori saranno fruibili sia fisicamente sia in modalità remota, per garantire la massima partecipazione, anche con strumenti interattivi per la condivisione e discussione a distanza.

“Numerose e di grande attualità, spiega Igino Colella, presidente CSCMP Italy Roundtable, le aree e le problematiche che saranno affrontate da relatori ed esperti di eccezione, italiani e internazionali”.
Supply Chain dinamiche, con numerose esperienze di Supply Chain Management all’avanguardia, da tutto il mondo.
Blockchain nella Supply Chain: aziende e manager che nel corso del 2020 hanno lavorato nei workshop coordinati da Enrico Camerinelli presenteranno e discuteranno i risultati in una sessione modulare lungo l’intera conferenza.
Trasporti & Consegne: focus su eCommerce, ultimo miglio e resi, con testimonianze di aziende che in questi giorni stanno incrementando in misura esponenziale il volume delle vendite online.
Magazzino e automazione, con presentazione e discussione dei cobot operativi in magazzino.
Acquisti: valutazione dei fornitori, approvvigionamenti e scouting in emergenza, con tavola rotonda guidata da Paolo Fincato.
Pianificazione: scenario planning, S&OP e pianificazione presentati con esperienze maturate in periodo di crisi.
Sicurezza nella Supply Chain: oltre la cybersecurity, con testimonianze su sfide e soluzioni per sicurezza fisica, protezione dei beni e gestione dei rischi
Risorse Umane: competenze, gestione in tempo di crisi, produttività, flessibilità, lavoro remoto, normativa.

Il Convegno sarà sostenuto dai partner attuali di CSCMP - Board, Kuehne+Nagel, TESISQUARE e ToolsGroup - e da altre aziende sponsor: Accenture, Accudire e Incas.

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